FIFO in magazzino migliora la supply chain?

5 minuti 13 novembre 2023

Uno dei sistemi più utilizzati ed efficaci per gestire le scorte in magazzino e garantire una supply chain efficiente è il metodo FIFO (First In First Out). Cosa significa e in che cosa consiste? Come funziona? Funziona per tutte le tipologie di merci? Cerchiamo di rispondere a tutti questi quesiti, per capire quando la logica FIFO è un alleato utile per la gestione del magazzino.

Cosa si intende per FIFO

FIFO è una strategia di gestione delle scorte che si basa sul principio first in first out che possiamo tradurre come “il primo prodotto ad entrare in magazzino è anche il primo ad uscire”. Il concetto alla base di questo metodo è che i prodotti più vecchi vengano utilizzati prima di quelli più recenti. 

Quando si applica il metodo FIFO

L’applicazione del metodo FIFO è particolarmente adatto per articoli stagionali, soggetti a deperimento o scadenza, il cui consumo/utilizzo è strettamente legato a intervalli temporali, oltre i quali incorrono nel deperimento o nella perdita di valore. Parliamo ad esempio di prodotti alimentari, farmaci e cosmetici, componenti elettronici, oggetti e beni legati a mode.

Se vuoi sapere di più sull’ottimizzazione dei processi logistici, non perderti la nostra guida: Logistica 4.0 e Gestione della Supply Chain: metodi per l’ottimizzazione di Lead Time e Scorte.

FIFO: vantaggi 

Uno dei principali vantaggi nell’applicare FIFO è la minimizzazione dello scarto. Utilizzando/spedendo la merce in ordine di arrivo, i prodotti più vecchi vengono utilizzati prima, garantendo che gli articoli rimanenti siano quelli con una data di scadenza più lontana. Si riducono in questo modo gli sprechi di prodotti a causa del deperimento o della scadenza. Questo contribuisce a mantenere alto il livello di qualità del prodotto che transita nel magazzino, ma permette anche di gestire le scorte in modo efficiente attraverso una rotazione regolare degli articoli, riducendo il rischio di obsolescenza, merce invenduta e conseguenti perdite finanziarie.

FIFO logistica

Come si applica e come funziona il metodo FIFO

Chi decide di applicare il metodo FIFO, spesso organizza il magazzino in modo da facilitare il prelievo delle merci in ordine di arrivo. Ad esempio vengono utilizzate scaffalature accessibili sia anteriormente che posteriormente, così da posizionare la merce in arrivo da un lato e quella in uscita dall’altro. Un altro aspetto da tenere in considerazione nella gestione del FIFO è l’utilizzo di lotti che indicano la data di ingresso della merce o di produzione degli articoli. Questo accorgimento permetterà di prelevare, e quindi far uscire prima, le merci più datate. Vediamo di chiarire con un esempio queste dinamiche.

Esempio metodo FIFO

Prendiamo come esempio un magazzino di lattine di pomodoro con date di scadenza diverse. Quando arriva un nuovo carico, le nuove lattine vengono posizionate sul retro dello scaffale, mentre quelle già presenti nel magazzino vengono spostate in avanti. 

Durante il processo di prelievo, il personale seleziona le lattine di pomodoro più vecchie, prelevandole dal lato anteriore e seguendo così l’ordine di entrata nel magazzino. Questo garantisce che le lattine più recenti rimangano sullo scaffale e che i prodotti vengano venduti prima della loro data di scadenza.

Il metodo FIFO, utilizzato in contabilità e finanza per calcolare il valore delle rimanenze in magazzino, rappresenta anche un modello teorico del flusso di merci

Il vantaggio di questo metodo è che tiene conto del fattore temporale nel calcolo della quantità di merce venduta. Ad esempio, se nel magazzino di lattine di pomodoro è stata venduta la metà delle merci nell’anno precedente, posso considerare come vendute le merci acquistate da gennaio a giugno, in quanto sono le prime ad essere entrate in magazzino. Le rimanenti merci in magazzino rappresenteranno quindi le quantità acquistate da luglio a dicembre e non ancora vendute.

LIFO e FIFO

Quando si parla di metodo FIFO non si può non parlare anche di metodo LIFO – Last In First Out. Avendo visto in che cosa consiste il primo, possiamo intuitivamente capire come funziona il LIFO: gli ultimi prodotti arrivati in magazzino sono anche i primi ad essere prelevati.

Mentre con prodotti soggetti a scadenza o deperimento il metodo LIFO può comportare rischi di scarti, obsolescenza e perdite finanziarie, risulta invece efficace quando le merci trattate non sono deperibili e quindi le rimanenze posso rimanere in magazzino e fungere, ad esempio, da capitale, senza il rischio che si rovinino.

Dal punto di vista dell’organizzazione del magazzino, il metodo LIFO consente di ridurre i movimenti di merce all’interno del magazzino. Le merci in entrata vengono posizionate in modo da essere subito accessibili per essere nuovamente prelevate.

Tra il metodo FIFO e LIFO, il primo è sicuramente il più diffuso. Per una corretta gestione del magazzino, è però fondamentale comprendere le caratteristiche della merce e del flusso per scegliere la metodologia di organizzazione più adatta.

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